sabato 8 marzo 2014

La Reliquia (di Ankhtepot)

MISSIONE: LA RELIQUIA
PUNTI: 1750
SCHIERAMENTO: AVANGUARDIA

PROLOGO
"Perché siamo qui fratello?"
La voce del gigante che un tempo fu sangue del suo sangue ruppe il silenzio della meditazione dello Spettroveggente che alzò il capo e sussurrò "Viene narrato nei registri della Biblioteca Nera che ci sia un passaggio per la rete, un portale ad una sola via che non deve essere usato da nessuno, neanche dai nostri simili. Questo passaggio porta ad un luogo proibito ai mortali, un luogo che racchiude informazioni il cui tempo ancora non è giunto per la loro divulgazione".
Lo spirito del grande Galarian rimase silenzioso e, attraverso la pietra dell'anima espose la sua inquietudine.
"Il portale deve essere sigillato" tuonò Kalel. Lo Spettroveggente non era solito alzare la voce ma aveva bisogno dell'attenzione e della determinazione dei suoi fratelli perché quella notte non sarebbe stato facile compiere il destino che era stato riservato loro. La preveggenza, infatti, aveva permesso a Kalel di sapere che una flotta appartenente alla giovane razza Tau sarebbe entrata nel sistema Persecus e avrebbe mandato un contingente ad indagare sulle "strane" reazioni dei loro rilevatori elettromagnetici lasciati su Persecus IV qualche anno prima. L'Impero Tau era sempre in continua espansione e il sistema Persecus, abbandonato dagli uomini due secoli or sono, sembrava una perfetta occasione per creare delle colonie.
Gli esploratori Tau però, avevano avvistato le navi Eldar che si dirigevano verso il punto dell'anomalia elettromagnetica e il Comandante An' Drè detto "La Grande Montagna" si era reso conto che la battaglia sarebbe stata inevitabile…


LA BATTAGLIA
Quando il Comandante An'Drè arrivò con le truppe aviotrasportate, gli Eldar erano già sul posto intenti a organizzare un cordone di sicurezza attorno alla sonda elettromagnetica.
"Comandante diamo il via alla battuta di caccia? Siamo pronti a un suo cenno" disse il Vicecomandante Gar'Sui.
"Non essere impaziente, vediamo quali sono le loro intenzioni" rispose con voce ferma An'Drè mentre dava disposizioni per uno schieramento denominato a farfalla dai dettami tattici della casta del Fuoco.


I silenziosi Eldar, che si presentavano con costrutti enormi e lenti nelle movenze, avanzavano inesorabilmente come se ignorassero la presenza nemica. Solo due velocissimi trasporti schizzarono in aria per poi ritrovarsi in mezzo al contingente Tau in un batter d'occhio. Mossa incauta o ragionata? Il tempo solo avrebbe dato la risposta.
Il silenzio però fu interrotto da tre fasci di luce provenienti dall'arma affusolata del costrutto più grande che andarono a vaporizzare un’unità di droni cecchini che si erano attestati in una posizione rialzata per avere una linea di tiro pulita. 
Quasi all'unisono un altro costrutto Eldar, più piccolo del precedente ma non meno letale, rilasciò un fascio di energia che perforò la possente armatura della Broadisde che si era sistemata al secondo piano di un palazzo diroccato.



An'Drè non aveva mai affrontato la razza Eldar di questo arcamondo, ne aveva solo letto frammenti di informazioni nei registri accademici. Ora sapeva perchè Yanden veniva definito in lingua Tau "l'Onda Silenziosa che tutto distrugge". 
Kalel sapeva che i Tau non avrebbero concesso un passo all'avanzata dei suoi fratelli ma il portale custodito nelle profondità della città imperiale era troppo importante per preoccuparsi della morte eterna. I Tau, impavidi, rimasero nelle loro posizioni pronti ad una reazione che non sarebbe stata piacevole per gli antichi Eldar, pensò Kalel. Infatti i colpi concentrati Tau distrussero un Waveserpent nonostante la sua velocità; il veicolo precipitò rovinosamente ma le Spettroguardie che trasportava rimasero incolumi per l'impatto. Fu il fuoco concentrato di una squadra di Firewarrior ad abbatterne una ma le stesse non rimasero impressionate dal fratello caduto e continuarono ad avanzare imperterrite. Kalel notò un’improvvisa distorsione nello spazio e alcuni Tau in armatura scura emersero dal vuoto aprendo il fuoco sullo Spettrocustode che si era attardato nell'avanzata danneggiandolo seriamente. Letali e inafferrabili, colpivano la preda per scomparire subito dopo.



Il Comandante An'Drè non era contento dell'andamento della battaglia. Gli Eldar avanzavano inesorabilmente e il fuoco Tau aveva intaccato in modo insufficiente il contingente alieno. Le perdite Tau sarebbero state ingenti e questo non era ammissibile, tantomeno per una missione che sulla carta sarebbe dovuta essere ricognitiva. Mentre cercava le priorità da bersagliare per guadagnare un vantaggio sull'avversario, sul com-link del Comandante Tau si sentirono all'improvviso le urla di disperazione della squadra Fuoco Vivido che si era posta come avanguardia sul lato orientale dello schieramento; dopo pochi secondi il brusio fastidioso della trasmissione gli fece capire che i suoi soldati erano morti, una morte agonizzante e terribile. Doveva salvare sé stesso ma soprattutto doveva portare in salvo i suoi soldati.




Il Comandante An'drè Non riuscì a dare l'ordine del ripiegamento che anche la squadra Sole Cremisi subì la stessa sorte. Erano circondati e la paura cominciava a fare capolino nel contingente Tau. Le perdite erano ingenti e il nemico sembrava invincibile. All'improvviso un segnale di prossimità allarmò il valoroso Comandante... il colosso Eldar aveva puntato i suoi sistemi di fuoco contro la sua unità ma grazie all’armatura di prezioso Iridium i danni dei colpi, che avrebbero abbattuto persino una possente creatura Tiranide, furono insignificanti. Dopo circa un minuto An'Drè chiese alla squadra Stealth Ombra Solitaria di comunicare aggiornamenti sull'avanzata: "Stato e posizione Ombra!".
"Sta arrivando, sta arrivando. Fuoco a volontà mirate alle giunture... l'ho colpito l'ho colpito!!!! Ahhhhhh ahhhhhhhhh..."




La Squadra Ombra Solitaria venne massacrata in quell'istante dallo stesso costrutto che aveva distrutto la broadside. Era finita davvero? La Grande Montagna sarebbe stata sconfitta oggi?
Kalel aveva guidato all'unisono i suoi fratelli grazie ai suoi poteri psionici e ormai il contingente Tau sembrava essere allo sbando ma sapeva che da questa razza poteva aspettarsi di tutto. I Tau erano famosi per fingere una sconfitta e ribaltare le sorti della battaglia con abili stratagemmi. 
Difatti il suo cuore si riempì di tristezza quando vide cinque Spettroguardie venire abbattute da ogni sorta di arma tecnologica Tau. Nonostante la loro maestosità e il fatto che fossero dietro spesse mura la loro corazza non resistette. Kalel percepì una voce nel momento in cui anche l'ultima Spettroguardia cadde a terra. Grazie fu l'unica parola proferita da colui che fu.






Il Comandante An'drè si aspettava che l'eliminazione dei cinque Eldar potesse ridare morale alle sue truppe per organizzare una ritirata ordinata e mentre stava elaborando un piano di evacuazione i sensori dell'elmetto dell'armatura impazzirono. Per An'drè il tempo sembrò fermarsi... decine di armi fecero fuoco all'unisono e ciò che vide fu solo tanta luce, calore e poi freddo all'improvviso.....



EPILOGO: VITTORIA ELDAR
- Il Comandante An'drè era stato salvato dal sacrificio dei suoi soldati che avevano fatto da scudo con i propri corpi e nonostante le ferite sul suo corpo fossero molto gravi, i medici della Casta dell'Acqua riuscirono a stabilizzarle senza conseguenze. gli Eldar non attaccarono le navi da trasporto per l'evacuazione, probabilmente avevano altri scopi rispetto a continuare una futile battaglia. Cosa poteva esserci di così importante su Persecus IV per non dare il colpo di grazia ad un avversario ormai inerme? 
- Kalel doveva organizzare una spedizione. Non avrebbe mai pensato che il portale di cui si parlava nella Biblioteca Nera fosse nelle profondità del pianeta. Nessuno poteva riconoscere i simboli Eldar incisi su un pilastro che era stato adibito a obelisco per la propaganda umana. Tramite un rito i simboli si illuminarono e un passaggio al centro della piazza fece la sua comparsa. Qual'era il destino che aspettava loro? Domande, troppe, e neanche una risposta. Era tempo di rifornirsi e ed equipaggiarsi… la guerra era appena cominiciata!

lunedì 27 gennaio 2014

Ultime immagini del sergente Helios (di F.C.)

La prima squadra Scout comandata dal sergente Helios, in attesa di essere recuperata dopo una ricognizione avanzata per recuperare i resti biologici di organismi xeno (presumibilmente forme Tiranidi) precipitati nelle piane desertiche di Nahara (Rif 54555-1254 asd).
Termopittogramma del sergente Helios effettuato dall'unità AHH255 dell'Inquisizione.
Ultima pitto immagine della squadra Scout del Sergente Helios ripresa da un servoteschio del Magos Biologicus aggregato alla squadra allo scopo di fornire immagini e dati in tempo reale alla base di ricerca avanzata installata su Nahara. Successivamente all’invio della pitto immagine non si è trovata alcuna traccia anche del servoteschio (unità AHH255).

Successivamente alla sparizione della squadra Helios sono state vietate ricognizioni avanzate con mezzi terrestri (Rif. 45877-457 Ordo Xenos). Tale ruolo su Nahara viene ora svolto esclusivamente dai land speeder del capitolo con storm talon di scorta.
Talon I ripresa da Talon II ripresa durante una missione di scorta su Nahara, in secondo piano si notano alcuni land speeder ad alta velocità a bassissima quota.




venerdì 24 gennaio 2014

Antesignani

Dal Linguaggio degli Antichi: ANTE avanti e SIGNUM insegna. Vaste unità di Ogri montati su Lamentodonti precedono spesso il grosso dell'esercito in missioni di esplorazione e pattugliamento. Armati con comodi lanciamissili da spalla sfruttano la capacità delle bestie di percorrere terreni impervi e difficoltosi a discapito di furtività e mimetizzazione. La grande roncola da guerra serve più allo sfoltimento della vegetazione che alla separazione delle teste dai corpi.


Particolare del lanciamissili da spalla con corno portafortuna innestato.

mercoledì 8 gennaio 2014

Magog

Approvato dall'Ordo Machinum dell'Inquisizione, Magog, o il "Molto Arrabbiato GOG" è un bipode meccanico che unisce la tecnologia TOI con la meccanica degli esoscheletri marsupiali da combattimento dei Cavalieri di Titano. Partendo da un commento del Cavaliere Gregorius Oden-Gemmel, il GOG, che vedendo combattere in un'arena privata un ogre contro un rospodonte microcefalo commentò: "Quanta furia! Direi che sembra quasi un GOG molto arrabbiato...".  Il Magos Gerovindus Phenne ascoltò il commento e prima che la cerimonia fosse finita aveva già attivato i suoi tecnoservitori nella progettazione di un MAGOG, come lo battezzò in cuor suo. Un cilindro di supporto vitale per il cerebro ogre venne inserito nel comparto di guida che beneficiò di una corazzatura maggiorata, le armi vennero spostate su dei supporti a spalla per evitare che la manualità dell'ogre ne fosse limitata e la testa fu lasciata libera per non compromettere i già limitati sensi del subumano. Si ovviò a questo problema con un servizio di ricambio rapido di capsule cerebrali espletato da capridi opportunamente addestrati che avrebbero operato la sostituzione in battaglia qualora se ne fosse presentata la necessità. L'approvazione dell'Ordo Machinum fu tormentato e lungo ma i risultati strabilianti sul campo convinsero la commissione che la tecnologia era comunque rispettosa del dogma.

Vista generale con flash.
Espressione emblematica della filosofia di vita (breve) di un TOI
Capridi con la ricarica TOI pronta.
Capride in un momento di consapevolezza.

giovedì 2 gennaio 2014

Publio Quintilio Varo



Capo Inquisitore Residente del sistema Revantina. La sua residenza è il temuto palazzo fortificato "Castellum Luperci" alla periferia di Leptis Magna, capitale di Revantina XXXIX.
Il suo seguito è principalmente composto da Capridi neuroinizializzati. Questo lo tiene sotto costante osservazione della frangia puritana dell'Inquisizione ma a tutt'oggi nessuno ha mai osato affrontarlo direttamente, a causa della sua condotta sopra ogni sospetto.
Capridi Scudati. Svolgono egregiamente il ruolo che i Crociati hanno negli altri seguiti inquisitoriali ma quello che li rende davvero unici è la loro totale mancanza di loquacità.
Capridi Servitori. Hanno una resistenza quasi pari ai servitori bioingegnerizzati e sopportano allo stesso modo l'inserzione di armi pesanti e servobracci. L'unico inconveniente è la necessità di un assistente che li nutra e li disseti a causa della loro totale mancanza di autonomia.

mercoledì 1 gennaio 2014

Urogallus



L'Urogallus è stato creato nelle fucine sotterranee dell'Adeptus Mechanicus Revantinensis con l'intento di sfruttare la tecnologia TOI (Teste d'Ogryn Intercambiabili) su un bipode che fosse robusto e affidabile almeno quanto un "venerabile" dell'Adeptus Astartes. Il risultato è stato l'Urogallus, il gallo cedrone della mitologia terrestre, il cui carattere irascibile e determinato rispecchia appieno la modalità di combattimento del camminatore ogrocefalo. Armato con un doppio autocannone e un doppio lascannone e guidato dalle sinapsi rigenerate di un Ogryn della legione, opportunamente riattivato e col cranio inserito in un modulo di supporto neurale, l'Urogallus aspetta solo di ricevere il "nulla osta" dell'Inquisizione per la sua piena operatività. Una nota curiosa: il Magos Mechanicum Titus Cerialis, il creatore dell'Urogallus, sembra sia stato richiesto su Titano, dal Castellano Gavorranus Aurelico, incuriosito dalla tecnologia revantina di sostituzione neurocranica applicata ai moduli da combattimento bipodi.
Particolare del sistema TOI. Un servoteschio fisso è indispensabile per la gestione delle operazioni di codifica delle attività belliche durante le missioni.
Il baricentro alto conferisce all'Urogallus una capacità di movimento maggiore sui terreni particolarmente accidentati ma lo rende contemporaneamente più facile ad inciampare.