lunedì 23 novembre 2015

Missione 2 Commissario Volkevich

+++RAPPORTO COM-LOG COMMISSARIO LEONID VOLKEVICH – VALHALLIAN HAMMERS – LUOGO SCONOSCIUTO – DATA: SCONOSCIUTA – STATO PLOTONE: ATTIVO+++
Giorno 9: Non eravamo pronti a tutto questo. Siamo stati colti di sorpresa, e siamo stati colpiti duramente.
Dopo i primi successi delle missioni ricognitive su questo pianeta sconosciuto tutto sembrava andare per il verso giusto. Speravamo addirittura di riuscire a ricevere comunicazioni dalla nostra flotta a breve; ma ci sbagliavamo.
Dovevamo fare un’altra missione di recupero, avevamo seguito a ritroso il probabile tragitto del Valkyrie abbattuto e avevamo trovato una parte del suo carico di viveri e munizioni, dovevamo metterci sopra le mani. Ci aspettavamo di trovare dei Tiranidi, forse degli eretici, ma non avevamo incontrato nulla: solo la nebbia ci teneva compagnia, ammantandoci in un silenzio strano, innaturale, che rendeva tutto attorno a noi come…morto…
Come da procedura, ci siamo aperti a ventaglio: i coscritti rimasti in stato operativo dalle precedenti missioni sul lato sinistro, coperti dal Requiem Pesante, i Piercing Fangs con me al centro e i Flames Forged sul fianco destro. Eravamo pronti a fronteggiare qualsiasi minaccia Tiranide. Eravamo pieni di fiducia. Eravamo degli illusi.
I Necron calarono su di noi come una silenziosa falce. Delle Tomb Blade e degli Immortali riversarono torrenti di energia xeno sui Coscritti, inchiodandoli dietro un canale di trasporto di Promezio purtroppo esaurito da tempo. Il Requiem Pesante faceva il possibile per proteggerli, ma i colpi sembravano disgregarsi a contatto con le loro armature; ci è voluto mezzo caricatore per sbilanciare un solo Immortale, e nel frattempo i Coscritti erano finiti tutti a terra. Come se non bastasse, degli strani esseri di metallo fluttuanti simili alle meduse catachane si erano materializzate quasi dal nulla, e avevano cominciato a sparare a tutto ciò che si muoveva. Ci mancavano anche loro.
I Flame Forged non se la passavano bene. Uno Spettro li aveva caricati, e uno alla volta li stava lanciando in aria con le sue fruste. Il loro spirito era spezzato, volevano scappare, avrei dovuto ucciderli, ma non possiamo permetterci di perdere un singolo fucile…la scelta tattica più corretta era quella di “sparare per incapacitare”, e pertanto miravo soltanto alle loro chiappe codarde. Alcuni di loro cagheranno da due buchi per un po’ di tempo, ma nulla di grave.
I Piercing Fangs hanno dato come al solito il meglio di loro, Soldato e Rico sparavano a destra e a manca e Kowalsky rattoppava le ferite che riportavano per rispedirli in mezzo alla battaglia.
Nonostante le avversità, pensavamo di potercela fare, ma ad un certo punto lo Spettro si liberò dai Flame Forged, e le Tomb Blades lanciarono sulla mia postazione un bombardamento che scosse il terreno e mi fece perdere i sensi…al mio risveglio, lo Spettro si era lanciato contro i costrutti di metallo, e davanti a me c’era una figura sola, imponente, malefica.
Solo guardandola nelle orbite vuote del suo teschio metallico la riconobbi. Io e quel Necron ci eravamo già incontrati, durante la battaglia di Rudmigraad. All’epoca ero solo un semplice ufficiale della squadra comando del 756° Valhalliano guidato dal Generale Simeonis Bogdanov. La sua maestria con la spada potenziata era rinomata in tutto l’Imperium, eppure il Necron che ora stava davanti a me lo sconfisse con una manciata di fendenti della sua falce. Gli tagliò le gambe all’altezza delle ginocchia e lo sollevò davanti a noi come un trofeo, prima di spezzargli il collo a mani nude e dissiparsi in una nebbia elettrostatica.
Ora la sua spada apparteneva a me, “Giuramento Cremisi”, e con essa avrei spento definitivamente la luce nel teschio di questo bastardo sferragliante. Chiamai la conta dei Piercing Fangs, ma erano rimasti sotto le macerie: li avremmo recuperati in seguito, i segnali vitali erano comunque abbastanza buoni, ora era il tempo della vendetta.
Mi scagliai contro lo Xeno, ruggendo una sfida che si perse nella nebbia ovattata che ci circondava; riuscii a colpirlo, ma la sua falce deviò il colpo senza fatica (ammesso che queste lattine possano sentire la fatica) e questo diede inizio al nostro mortale balletto. I colpi si susseguivano incessanti: parata, fendente, affondo, spazzata, parata ancora; tutto attorno a noi sembrava essersi fermato. Persino i Necron sembravano guardare con interesse questo scontro, evitando di intervenire. Dopo quella che sembrava una vita, riuscii finalmente a trovare una falla nella sua difesa. Senza pensarci tentai subito l’affondo che avrebbe finalmente garantito la vendetta al mio reggimento, ma proprio a pochi centimetri dal suo carapace la falce della sua guardia del corpo deviò il mio colpo.
Il Necron mi afferrò per la gola, e mi sollevò con una sola mano fino a portarmi a pochi centimetri da lui. Mi studiò a fondo, e quando finalmente parlò, la sua voce metallica mi urtò al punto da perdere i sensi; le sue ultime parole furono: “Mi ricordo di te, sacco di carne, ma oggi non è il giorno in cui il tuo filo verrà spezzato. Ci rivedremo”.
Kowalsky mi fece rinvenire quando ormai era calata la sera. Tutti bene o male erano sopravvissuti a questo strano scontro, persino i Coscritti (devo valutare se sono pronti a passare negli “Scudi Bianchi” prima di entrare nel reggimento come effettivi). Era il momento di ritirarsi. FENRIS HJOLDA
+++FINE RAPPORTO+++


+++RAPPORTO COM-LOG COMMISSARIO LEONID VOLKEVICH – VALHALLIAN HAMMERS – LUOGO SCONOSCIUTO – DATA: SCONOSCIUTA – STATO PLOTONE: ATTIVO+++
Giorno 10: Non so come, ma le comunicazioni sono state ristabilite! Lode al Padre di Tutti e suo figlio Leman Russ! Non appena riusciremo a riparare del tutto il circuito vox, potremmo addirittura metterci in contatto con la flotta! Intanto abbiamo cominciato a comunicare con la superficie del pianeta, e abbiamo scoperto che molti nostri compagni sono arrivati qui assieme a noi.
Per adesso siamo riusciti a ricongiungerci con il 124° Ruin Wings, i loro fucili termici sono una speranza per noi: ora possiamo fondere anche le lattine! Nuove squadre stanno convergendo verso di noi, finalmente possiamo tentare di organizzare un vero e proprio plotone. Possiamo permetterci di sperare, di nuovo.
+++FINE RAPPORTO+++
+++INSERIMENTO MESSAGGIO CRIPTATO – LIVELLO DI SICUREZZA OMEGA – DIARIO PERSONALE COMMISSARIO LEONID VOLKEVICH. IMMETTERE CHIAVE DI ACCESSO+++ +++…+++ +++CHIAVE DI ACCESSO RICONOSCIUTA – DECRITTAZIONE IN CORSO+++
Il Necron mi ha lasciato un messaggio. Non l’ho ancora aperto, so che da protocollo dovrei distruggerlo, ma se mi ha lasciato un messaggio e vuole incontrarmi, posso avere una chance di ottenere la mia vendetta. Potrei utilizzarlo per i miei scopi, per far sopravvivere la mia unità, e dopo finalmente spegnerlo per sempre…
Padre di Tutti dimmi che fare…
+++FINE MESSAGGIO+++

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